
Hai presente quando un calciatore è di fronte ad una porta vuota, ma alla fine finisce per mangiarsi clamorosamente il goal?
Tutto sembra già deciso, il pallone è pronto a sfondare la rete bianca e sugli spalti i tifosi preparano la voce per esplodere al grido di “GOOOOAAALLL!”.
E invece… Un po’ per l’emozione, un po’ per la troppa convinzione o per un calcio dato male, il pallone finisce fuori per pochi centimetri o addirittura sopra la traversa perché magari il fenomeno ha provato “a fa er cucchiaio”.
Un piccolo errore e tutto va in fumo, perché alla fine una sola porta vuota non basta.
Bisogna sempre mettere in conto tutti i fattori circostanti, e questo vale non solo nel calcio, ma anche in tutto quello che facciamo quotidianamente e che ci sembra ovvio, soprattutto nel tuo campo.
Lo sa bene un nostro carrozziere che, per un dettaglio preso sottogamba, stava rischiando di non recuperare il fermo tecnico nonostante avesse tutte le carte in regola per farlo… o almeno così sembrava.
In poche parole è successo che ha dato l’auto sostitutiva ad un cliente che non solo ha subìto un sinistro con ragione, ma è rimasto anche infortunato proprio a causa dell’incidente, e fino a qui niente di strano.
Il problema è sorto quando, durante la compilazione del modulo di noleggio, ha commesso l’errore di non specificare che la vettura sostitutiva non l’avrebbe guidata lui, bensì sua moglie per accompagnarlo a fare le visite e le cure necessarie.
È stato proprio questo piccolo cavillo a permettere al liquidatore di sentenziare:
“No, il noleggio non ve lo posso pagare! L’assicurato era sotto infortunio a causa dell’incidente…
come faceva a guidare la macchina? O sono finte le lesioni o il noleggio!“.
E come puoi dargli torto? Sì, perché da un lato è vero che l’auto sostitutiva è sicuramente un diritto per chi subisce un incidente con ragione, ma dall’altro è anche vero che se non si compila correttamente il modulo di noleggio, alla fine si passa inevitabilmente dalla parte del torto.
Quando ci si trova di fronte a situazioni del genere, è importante specificare che l’intestatario dell’assicurazione è sì il cliente infortunato, ma il primo guidatore è colui che lo porta in giro per le visite e le cure, essendo lui impossibilitato.
Se il cliente non può guidare la macchina, non può avere una vettura ripagata a nome suo. Al contrario, può averla a nome della persona che lo “scarrozza” in giro e questo è da specificare obbligatoriamente, altrimenti perdi la possibilità di recuperare il fermo tecnico.
Fortunatamente la storia ha avuto un lieto fine. Grazie all’impegno e alla professionalità del nostro Dipartimento Legale, che è riuscito a mediare tra le parti e a spiegare con chiarezza la situazione al liquidatore, siamo riusciti comunque a portare a casa il risultato con successo!
Per poter lavorare bene, però, è importante parlare inizialmente con il tuo cliente, capire tutte le sue problematiche, la sua situazione… Essere, in poche parole, una sorta di confidente.
Successivamente, devi fare lo stesso con noi. Se la pratica presenta particolari situazioni ed esigenze, è importante farcelo sapere, in modo da riuscire ad affrontare meglio le cose con il liquidatore e a raggiungere l’obiettivo senza alcun ostacolo.
Grazie alla nostra esperienza, il 90% delle pratiche che riceviamo vengono incassate entro 60 giorni e pagate immediatamente al carrozziere.
Quindi, perché devi rischiare di mangiarti un goal a porta vuota quando puoi fare affidamento su di noi?
Comunicaci sempre eventuali problematiche e situazioni particolari quando ci invii una pratica, così recupererai il fermo tecnico senza sorprese!
Se invece non sei ancora dei nostri e ne vuoi sapere di più sulla gestione SOS, clicca sul link https://bit.ly/richiesta-informazioni-fb-fermotecnico, compila il form con i tuoi dati ed un nostro consulente ti ricontatterà al più presto!